Ironia - Presentazione
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Le storie (divertenti) del Vecchio e Nuovo Testamento
Chi conosce il Vecchio Testamento sa che è un libro tutt’altro che spiritoso. Nonostante il cipiglio che si porta appresso dall’inizio alla fine della narrazione, le contraddizioni che i suoi racconti manifestano fanno scaturire interpretazioni molto divertenti.
Dalla Creazione fino ai Salmi, passando per le mitiche imprese di Noè e di Mosè, si trovano vari motivi per sorridere di quello che viene tramandato come “verità rivelata“.
Una bella rassegna che poi si ritrova, con episodi del tutto diversi, anche nel Nuovo Testamento.
La parodia del ruolo di San Giuseppe quale padre di Gesù
La Chiesa offre una parte di spicco al padre “terreno” di Gesù, tanto da dedicargli una delle più sentite feste dell’anno religioso. Eppure in rete non mancano le vignette che ironizzano sul concepimento di Gesù e su chi fu il suo vero padre. C’era da aspettarsi che una storia tanto irreale (Dio che mette incinta una donna generando il figlio che è poi se stesso) comportasse delle riflessioni che per i teologi sono di un tenore, e per i non meno intelligenti pensatori possono essere di tutt’altro verso.
Alla fine il capro espiatorio diventa proprio Giuseppe, quell’uomo di cui poco o niente si sa dal Nuovo Testamento ma che invece è identificabile in una precisa figura storica quando si conosce chi era Gesù. Lo abbiamo infatti individuato nel regnante Agrippa II dedicandogli varie pagine fin da DEI RICCHI - Volume II quando lo incontrammo per la prima volta. In un successivo volume, DEI RICCHI - Volume VI lo abbiamo visto concepire il figlio con la sorella Berenice di Cilicia. Spiegando inoltre che fu proprio una questione di “corna” a venire trasformata nel mistero dell’immacolata concezione.