Beppe Grillo, Massimo Mazzucco e l’èra della meretrice
Antefatto
Inseriamo in questo articolo alcuni spunti di riflessione suggeriti dalla situazione politica attuale e da un messaggio di G.S. che ci sottopone le opinioni di Massimo Mazzucco su una nota forza politica [1]. Partiamo proprio da questo ultimo suggerimento perché chiama in causa il famoso comico genovese, da noi citato con queste parole in un vecchio volume:
Beppe Grillo: un suo spettacolo del 1994 alla Rai fu probabilmente il punto di partenza per abbinare l'impegno sociale a un atteggiamento guardingo e portato a non dare alcunché di scontato[2].
È in dubbio che all’epoca la persona e l’attività di Grillo hanno influito sul nostro pensiero e sul nostro modo di approcciare la realtà. E hanno continuato a farlo per vario tempo, anche se i nostri interessi pian piano si focalizzavano sul temi che non erano contemplati nell’impegno mediatico di Grillo, ovvero gli studi storici e sul cristianesimo in particolare.
Nel frattempo la nostra attenzione è stata catturata anche altre questioni portate a galla dagli avvenimenti quotidiani. Uno di questi, gli attacchi dell’11 settembre, ci ha fatto conoscere le ricerche di Massimo Mazzucco, che poi spaziavano su molti altri campi [3].
Beppe Grillo e Massimo Mazzucco, hanno attratto la nostra attenzione non solo per i temi trattati ma anche per il modo con cui li espongono al pubblico. Un modo che è certamente accattivante e che si avvale di argomentazioni su fatti accaduti, concatenate per ore. Il primo esponeva le sue idee in monologhi dal vivo in teatri e palazzetti, il secondo con documentari diffusi tramite media informatici.
Entrambi hanno quindi dato il meglio delle proprie abilità per divulgare informazioni e idee, riuscendo a coinvolgere migliaia se non milioni di persone.
Attenti a quei due
Ma cosa hanno raccontato? Ovvero è possibile che il loro pensiero alla fin fine non sia altro che un’accozzaglia di idee inutili se non addirittura dannose?
Ci sentiamo in difficoltà nel pronunciare una risposta a domande così poste, perché la mole di informazioni desumibili dagli spettacoli del primo e dai documentari del secondo è così vasta che sottoporle tutte ad un giudizio di merito sarebbe un lavoro improbo. D’altro canto liquidarle frettolosamente e negativamente è altrettanto controproducente. L’errore in cui si rischia di cadere è quello di giudicare l’operato di un autore da poche affermazioni su cui si concorda o al contrario si rifiuta. Un autore può aver asserito il 90% di cose corrette, ma per il 10% di imprecisioni commesse viene scartato se non additato come a-scientifico. C’è chi incorre spesso in questo grossolano errore e non è certamente il nostro.
Noi ci limitiamo piuttosto a giudicare il metodo usato da ogni ricercatore, confrontandolo con il nostro e quello di altri per trarne gli elementi che tornano utili anche a noi.
Concentrandoci sui due autori menzionati troviamo interessanti l’uso continuo di:
- molti elementi, analizzati nei dettagli e confrontati
- il rilievo delle contraddizioni nelle affermazioni o fatti esaminati
- l’approfondimento di opinioni divergenti.
Apprezziamo poi l’uso dell’ironia, capacità che oltre a divertire consente di approcciarsi con più pacatezza anche ai fatti più gravi.
M vs G
Come anticipavamo più sopra, di recente è avvenuto che proprio Massimo Mazzucco abbia attaccato la più nota “creatura” di Beppe Grillo, ovvero il Movimento 5 Stelle, contestandone l’operato a livello politico. Non è quindi precisamente il suo fondatore ad essere il bersaglio delle critiche di Mazzucco, ma è ovvio che la domanda può tradursi nelle parole tanto antiche quanto sempre attuali: come può essere il frutto così acerbo se l’albero prometteva tutt’altro?
Le considerazioni di Mazzucco sono disposte e argomentate così bene che potrebbero risultare condivisibili soprattutto da parte degli elettori che si aspettavano dal Movimento proprio quei risultati che invece non ha ottenuto. Anche per chi non ha votato per questa forza politica è comunque evidente che essa non ha mantenuto tutte quelle promesse elencate da Mazzucco.
Mazzucco quindi non è così impreciso e non afferma il falso quando contesta l’azione del Movimento, perché lo fa su informazioni incontrovertibili. Altra cosa è il giudizio complessivo sull’operato del Movimento che può altalenare tra “gettiamo tutto” oppure “salviamo il salvabile”. Altra cosa è pure comprendere le motivazioni per cui il Movimento ha agito in una certa maniera, a costo di deludere gran parte dei suoi sostenitori (così dimostrano i risultati dei sondaggi che lo vedono più che dimezzare i consensi in questi ultimi 4 anni[4]).
L’attenzione alla politica in Dèi Ricchi
Noi non ci siamo molto occupati di politica moderna, anche se l’abbiamo trattata in alcune pagine di 3 libri: DEI RICCHI - Volume I (2011), Radici cristariane - L'Olocausto (2015), Le età della Fenice (2022).
Il nostro intento comprendeva, tra gli altri, una spiegazione del perché siamo arrivati alla condizione sociale (e quindi politica) attuale. Abbiamo inteso che era impossibile rispondere se non fossimo ritornati a studiare la storia, indietreggiando con gli anni fino alla nascita delle divinità e a quella cristiana in particolare. Tutti gli altri libri sono serviti a questo, fino all’ultimo che è arrivato a dirci che i tempi sono maturi perché si concretizzi un evento molto particolare già accaduto nelle epoche passate.
Questo evento lo abbiamo riconosciuto nel ritorno della Fenice, una figura con un alto valore simbolico nel linguaggio di chi governa il mondo. Per identificarlo abbiamo semplicemente ripercorso la storia degli ultimi 2000 anni riscontrando tutti gli elementi (ossessivamente) ripetitivi che la costellano.
Il significato degli eventi odierni
Ma oggi possiamo aggiungere altro osservando quello che accade. Il 24 febbraio del 2022 è la data ufficiale per l’inizio della guerra in Ucraina. È curioso, e non siamo gli unici a notarlo [5], che una banale somma dei numeri di questa data (24/02/2022 -> 24+02+20+22) offre il risultato di 68 come quelle delle altre due guerre mondiali (28+7+19+14 e 1+9+19+39). Banali coincidenze per i più, ma questo non dimostra che non possano essere invece proprio state scelte per indicare l’inizio di guerre emblematiche. Sull’onda di queste ricorrenze numeriche noi aggiungiamo pure che l’anno 2021/2022 è un anno sabbatico, commemorazione notevole per le manovre orchestrate dall’alto visto che moltissimi dei fatti più salienti nella storia cadono proprio in coincidenza di questi periodi intervallati di 7 anni [6].
Salta inoltre all’occhio che nei cambi al vertice dei governi in Europa c’è un forte avanzamento dei partiti conservatori, ovverosia delle “destre”[7]. Minore attenzione viene posta sulla predominanza di leader femminili in queste nuove destre: in Francia (Marine Le Pen), in Italia (Giorgia Meloni) ma soprattutto in Inghilterra (Liz Truss). Quest’ultima si è manifestata subito come donna pronta anche a dare l’ordine di lanciare i più distruttivi ordigni a disposizione dell’uomo, ovvero le armi nucleari [8].
Dove antico e moderno s’incontrano
Sembrerebbe naturale che una donna possa essere leader alla pari di un maschio, ma la presenza di queste figure in un momento storico epocale che sta rivelando la sua drammaticità agli occhi di tutto il mondo richiama ancora una volta il testo religioso per eccellenza, ovvero l’Apocalisse biblica.
In essa si legge che l’avanzata del “Falso profeta” avvenne proprio negli anni in cui sulla città del peccato regnava la “prostituta”, ovvero la “grande meretrice”. Tutte figure apparentemente simboliche ma che abbiamo dimostrato nascondere dei reali personaggi storici vissuti nel I secolo d.C.. Il Falso profeta è il chiaro rappresentante del potere assoluto che tramite la menzogna, l’oppressione e la violenza esercitata ai massimi livelli, vuole dominare il mondo. La meretrice è la sua spalleggiatrice, quella che ne spiana la strada e vive poi di riflesso del potere acquisito dal suo pupillo.
Avendo compreso come ragionano le menti che governano il mondo occidentale da millenni, non è difficile individuare le loro manovre per raggiungere gli obiettivi prefissati da sempre. Date, numeri e altri elementi che costituiscono il linguaggio simbolico concorrono a svelarci gli avvenimenti in corso: la nostra è una di quelle epoche in cui le forze contrapposte dell’Olimpo giocano l’una contro l’altra, chiamando a raccolta i loro accoliti che poi inviano a scontrarsi sui campi di battaglia per morire al loro posto.
Partiti e manovre mondiali
Quale ruolo hanno avuto i partiti politici in Italia come in Europa alla luce di questi giochi di potere? Più in particolare quali responsabilità sono attribuibili alla sinistra italiana e al Movimento 5 Stelle che, almeno sulla carta, hanno condiviso il potere in questo ultimo anno? Pensiamo che solo i partiti di destra riescano a sostenere che in Italia vi siano stati dei governi di sinistra, perché gli fa comodo per distinguersi da loro e accaparrarsi così l’elettorato. Ma, se le ideologie si riconoscono dall’operato, noi non rileviamo differenze così eclatanti tra sinistra e destra nei governi dell’ultimo ventennio. Un buon metro di misura a confermare questa smaccata somiglianza è stata la loro sudditanza, indistintamente dal colore politico, ai voleri e privilegi del Vaticano.
Il più recente colpo di bacchetta omologatrice lo ha dato Mario Draghi, che ha radunato sotto il proprio volere i parlamentari eletti. Apparentemente Fratelli d’Italia è rimasta all’opposizione, ma si sa che ciò era strategico per assicurarsi l’importantissima presidenza del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, ovvero i servizi segreti italiani)[9] .
Destra, centro e sinistra omologati in un unico calderone, come poteva distinguersi il Movimento 5 Stelle? Poteva tentare di fare quello che aveva promesso nella campagna elettorale. Dal documentario di Mazzucco è chiaro che, a parte il reddito di cittadinanza, tanti altri notevoli obiettivi sono stati accantonati dal Movimento, quando esso addirittura non ha scelto soluzioni diametralmente opposte (come per i vaccini obbligatori).
Perché è accaduto questo? Facciamo parlare i numeri prima. Il Movimento, anche se era la prima forza politica, per ottenere la maggioranza parlamentare doveva tessere delle alleanze. Così facendo ha governato prima con la Lega (01/06/2018-20/08/2019); poi ha dovuto accettare un accordo con quelli che fino a prima considerava nemici, ovvero il PD (05/09/2019-13/02/2021); quindi è finito nel calderone con gli altri sotto l’egida di Draghi. Le alleanze necessarie hanno annacquato i programmi elettorali, facendo evaporare le promesse fatte agli elettori.
L’ulteriore quesito è: perché hanno continuato a rimanere al governo, pur accettando scelte contrarie ai loro ideali e programmi? È scontato rispondere che il mantenimento della poltrona per l’intera legislatura ha comportato dei “favolosi” benefit in termini economici (ma non solo) per tutti i parlamentari. E questo era un buon motivo per digerire scelte fortemente dibattute. Potrebbero esserci stati anche motivi più subduli ma non meno vigorosi per la sopravvivenza dei governi: ricatti di varia sorte ai leader o ai singoli politici, alleanze trasversali per motivi segreti, sono tutte ipotesi plausibili ma che non sono finora rimbalzate sulle cronache quotidiane.
La fine di un mito?
E il loro blasonato fondatore che fine ha fatto? Forse è anche lui cosciente o incosciente fautore di decisioni che arrivano da molto più in alto del parlamento italiano? Forse quella per cui si è speso è stata la semplice voglia di entrare e rimanere nelle stanze del potere e sentire e vedere quello che al popolo non è dato di sapere?
Anche se i soliti conformisti le provano tutte (senza per questo convincere le persone più attente) per smontare i legittimi dubbi[10], cosa ci faceva Beppe Grillo con la mascherina poche settimane prima che circolasse la notizia sul contagio da Covid-19? Non voleva forse, senza poterlo fare esplicitamente, comunicarci qualcosa di importante che avremmo vissuto di persona di lì a poco?
Certo erano passati i tempi in cui il comico nei suoi spettacoli avvisava il pubblico delle truffe che governi e multinazionali ordivano ai suoi danni. All’epoca i suoi discorsi non venivano bollati come complottistici e le persone lo seguivano perché provavano sulla loro pelle quello che lui raccontava. Poi la sua creatura è entrata in politica e i suoi avvertimenti si sono diradati sempre più. Una mano per indurre al silenzio l’ormai sorpassato guru l’hanno data sicuramente le incalzanti indagini giudiziarie, su tutte quella per stupro a carico di un suo figlio [11].
Una parabola discendente che somiglia a quella dell’antico eroe Prometeo: un titano amico dell’umanità, che venne punito dalla divinità per aver donato il fuoco agli uomini affinché non morissero. Solo un altro eroe e semidio, Ercole, avrebbe liberato Prometeo dalla punizione inflittagli, donandogli così l’immortalità.
È un mero paragone, che tra l’altro non ci consente de facto a mondare un uomo delle sue mancanze né a salvarlo dalle grinfie delle persecuzioni da parte dei potenti. Ma almeno non ci fa dimenticare il valore di quello che ci ha donato e che, se non abbiamo saputo raccoglierlo, è solo colpa nostra. Questo vale per noi, ma soprattutto per quelli del Movimento che hanno preferito allontanarsi dai suoi ideali per abbracciare i comodi agi della politica.
Tanto loro certi procedimenti giudiziari neanche li sfiorano.